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Oltre il Mito: Viaggio alle Origini del Fantasy e alla sua Evoluzione nel Tempo

Cos’è davvero il fantasy?

Come potremmo definire il fantasy?
Il suo nome suggerisce inevitabilmente qualcosa di fantastico e lontano dalla realtà; eppure ritengo profondamente limitante relegare questa categoria letteraria a un semplice esercizio di fantasia. È qualcosa che mi irrita profondamente, in quanto i veri scrittori compiono un grande sforzo per creare una storia e svilupparne la trama.

Se è vero che tutto nasce da un’idea, è altrettanto vero che essa deve essere corroborata da una struttura logica e coesa: un compito non per tutti, ovviamente.
Ogni opera è diversa dall’altra e ciò che viene creato va ben oltre l’immaginazione, caratterizzato da moltissime analogie con generi diversi che mai ci potremmo immaginare o supporre.

Le origini del fantasy

Ma come nasce il fantasy?
Le sue radici si annidano in tempi remoti attraverso miti, leggende e fiabe antiche. La sua vera e propria legittimazione come categoria autonoma e di successo vide la luce nella seconda metà del XX secolo, grazie a opere come Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien e Le cronache di Narnia di C.S. Lewis.

Questi due autori risultano essere tra i più noti e quotati del settore: conosciuti e apprezzati da tutti, anche da chi non è avvezzo a questo tipo di letture.

Successivamente il genere si è ulteriormente evoluto con opere che hanno raggiunto un vasto pubblico, tra cui la saga di Harry Potter di J.K. Rowling agli inizi degli anni 2000 (anche se la genesi iniziò almeno dieci anni prima).

Perché il fantasy funziona

I libri creati dalla penna della scrittrice inglese rappresentano appieno il concetto di fantasy: abbracciano diverse discipline, le ambientazioni e le dinamiche sono strutturate secondo un ordine preciso e logico.
Anche l’uso del latino è iconico e richiama il linguaggio accademico delle antiche scuole europee.

Non a caso molti stranieri in visita in college secolari come Eton o Cambridge sentono un forte richiamo con Hogwarts.

Alcuni racconti fantastici si rintracciano persino nelle mitologie antiche, mesopotamiche, greche, romane, nord-europee e in poemi epici come l’Odissea o l’Edda.
Essi rappresentavano, in epoche molto lontane dai tempi attuali, un mezzo abituale per spiegare alcuni fenomeni.
Per certi versi, miti e leggende sono un po’ gli antesignani del genere.

Fiabe, folklore e gotico: le basi del moderno fantasy

La tradizione folkloristica e le fiabe, dai fratelli Grimm a Perrault e Basile, hanno fornito un serbatoio di elementi narrativi molto importanti, suggerendo tematiche ricorrenti e schemi narrativi vincenti: per esempio l’eterna lotta tra bene e male, incarnata da protagonisti buoni ma vessati dalla vita, contrapposti a forze oscure come streghe o maghi malvagi.

Verso la fine del XVIII secolo, il romanzo gotico, con opere come Il castello di Otranto di Horace Walpole, ha contribuito a definire il genere introducendo mistero, soprannaturale e orrore.
Grazie a queste innovazioni, possiamo definire il fantasy un genere poliedrico e straordinario: un perfetto connubio di inventiva, struttura mentis e immaginazione.

Il fantasy nel Novecento e oltre

Questa categoria letteraria è anche specchio dei tempi e delle innovazioni che ne conseguono.
Ha guadagnato dignità letteraria nel corso del Novecento con l’influenza della fantascienza e di correnti come lo sword and sorcery, con autori come Robert E. Howard e Fritz Leiber.

Il Signore degli Anelli può essere considerato il capostipite del fantasy moderno: ha definito la struttura di mondi complessi, razze e popolazioni, creando addirittura una propria lingua e persino dialetti.
Un’opera straordinaria, senza eguali al mondo.

Quando lessi i suoi libri, ebbi la sensazione che Tolkien avesse visitato quei luoghi, vissuto con i personaggi, imparato la lingua: tanto era immersiva la lettura e realistica ogni descrizione.

Un genere che continua a incantare

Opere che stregano e trasportano, letteralmente, in un mondo da cui si rimane affascinati.
Un genere che è continua scoperta, intriso di sfaccettature diverse e articolate in ogni opera.

Una categoria letteraria oltre il suo genere: senza confini e libera come la vera e pura essenza umana.

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