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Edgar Allan Poe

La vita dannata del principe delle tenebre umane

Le parole non hanno alcun potere di impressionare la mente, senza lo squisito orrore della loro realtà.

Edgar Allan Poe

Una vita segnata dal dolore fin dai primi anni di vita

Lo scrittore nasce in America nel gennaio 1809 da due attori teatrali e rimane orfano alla tenera età di due anni. Grazie alla generosità di un tutore riesce a scongiurare l’infanzia in orfanotrofio, tale John Allan: un mercante benestante con un cui lo scrittore avrà sempre un rapporto ambivalente. Da un lato gli era riconoscente per averlo salvato da un destino tragico, dall’altro non lo considerò mai una vera figura paterna. Solo e senza un nido sicuro che possa definirsi famiglia.

Trascorre un periodo significativo in Inghilterra, che influenzerà notevolmente la sua produzione letteraria. Tornato in terra natale, non riesce a seguire i corsi universitari e a vivere una vita regolare.
Sperpera il denaro per il sostentamento in alcool e gioco. Quasi come possibile rimedio a tanta sregolatezza, decide di intraprendere la vita militare in modo che possa ricevere quantomeno uno stipendio fisso. Solo la scrittura sembra placare la sua inquietudine. Passa moltissimo tempo immerso nella creazione di storie, vicende tragiche e anche letture di ogni genere. È un lettore vorace e irrequieto.

Nel 1827 vede la luce Tamerlano un poema epico pubblicato con uno pseudonimo, a cui seguono due raccolte poetiche.
E, dopo questa pubblicazione, capisce che la sua strada è intraprendere la professione di scrittore e abbandona anche l’esercito. Nonostante la ferma opposizione di tutti, continuerà a vivere di ciò che ama per tutta la vita. Il primo tra tutti gli scrittori statunitensi.

Copertina della prima edizione di “Tamerlane and Other Poems” – 1827, Nella sua versione originale (a sinistra) e una ristampa (a destra).

Inutile dire che le difficoltà economiche saranno una costante nella vita di Poe, tant’è vero che l’attività più remunerativa a cui si dedica è quella del critico. La sua penna è tagliente e spietata, ma anche vivace e profondamente acuta. Non mancano mai osservazioni e riverberi che non siano frutto di accurata analisi. La formazione di lettore risulta sicuramente un background estremamente fondamentale per un’approfondita e competente critica letteraria.

Nel 1833 pubblica Manoscritto trovato in una bottiglia e successivamente Le Avventure di Gordon Pym nel 1838. A Baltimora conosce anche il grande amore: Virginia, una giovane di nemmeno quattordici anni. Moglie devota e a lui sempre cara.

Viene pubblicata La caduta della casa degli Usher (1840), e del 1841 è I delitti della Rue Morgue, considerato il primo racconto poliziesco della storia, in cui, attraverso l’analisi degli indizi e degli ambienti, un complicato caso di omicidio viene risolto dal protagonista Dupin, personaggio di straordinarie doti analitiche che influenzerà Arthur Conan Doyle nella creazione del suo Sherlock Holmes.

Successivamente I Racconti del Terrore poseranno le fondamenta della letteratura horror del novecento, ispirando lo stesso Stephen King. Tuttavia Poe non avrà mai il successo meritato durante la breve esistenza. Persino alla sua morte, non ha ricevuto sconti.

Griswold, critico letterario con cui Poe non aveva un rapporto ottimale, riesce ad accaparrarsi i diritti delle opere dello scrittore americano e, non soddisfatto, pubblica un memoir in cui lo dipinge come un perverso tossico alcolizzato. Fortunatamente ottiene però l’effetto contrario a quello sperato e la storia restituisce sempre il giusto benservito.

Poe muore completamente solo, disperato per i tanti lutti subiti. Piegato da una vita che mai fu madre premurosa. La moglie, tanto amata, venne uccisa dalla tubercolosi. Devastato dall’alcol, si guadagnò la fama di poeta maledetto.

Incompreso per le sue scritture, e mai considerato in vita come avrebbe meritato.
Solo con il dolore di un’esistenza tutt’altro che facile e mai cullato da un vero e proprio nucleo familiare.

Nelle opere, l’uomo scava negli abissi neri dell’anima. Scovando le inquietudini più recondite, forse per placare il dramma che strazia il suo animo in tormento.

Nessuno seppe mai scendere tanto in profondità come Poe, e infatti pagò a caro prezzo il coraggio con cui affrontò e raccontò le tante inquietudini che nessuno aveva il coraggio di scrivere.

A scavare nel buio, si finisce per abbracciarlo in eterno.